Basta leggere quello che la nostra associazione dice  ormai da tanto tempo per scoprire con grande emozione che le nostre tesi sul mercato del quinto sono state fatte proprie dalla Banca d’Italia e indirizzate a tutti gli operatori  a mezzo comunicato stampa.

Sono stati toccati tutti i punti nevralgici del sistema distributivo creditizio:

a)l’anarchico mondo dei mediatori creditizi

b)la scarsa trasparenza nella politica dei prezzi e nella presentazione delle condizioni contrattuali al cliente

c)la montagna di irregolarità formali in tutte le fasi di vendita del prodotto

d)la necessità di arginare il fenomeno dei rinnovi ante termine

e)la riattribuzione alla Banca quale soggetto istituzionale per la “vera” erogazione del credito.

Nella soddisfazione di vedere ribadite le nostre convinzioni anche dall’organo supremo del Credito, la Banca d’Italia, riproponiamo a gran voce il nostro progetto di affidare anche a soggetti no profit, come i patronati, la possibilità di gestire, a costi calmierati, le richieste provenienti dai cittadini a reddito fisso.

Lucio Molinari