Iniziamo facendo gli auguri al nuovo Governo. Pensiamo che sia composto da persone molto preparate, soprattutto in quelle tematiche economiche che oggi condizionano la vita di tutto il pianeta.
Siamo certi che ben “governeranno” il risiko finanziario e saranno in grado di contrastare l’arroganza fraco-tedesca.
Siamo anche certi che l’Italia doveva chiudere e presto con la politica del “Bagaglino”. Una questione di forma oltre che di sostanza.
Però riteniamo che la vera sfida per migliorare la qualità della vità individuale e collettiva sia quella di andare oltre il “mercato”.
Ogni mattina l’informazione dedica le prime pagine alla borsa ed agli spead; ciò significa che la speculazione e la rendita sono considerate prevalenti rispetto al lavoro, alla salute, all’ambiente, alla cultura:ma non lo sono.
Dobbiamo invece assegnare alla finanza ed alla rendita il ruolo minore che di fatto hanno in quanto subalterne e funzionali della produzione e del lavoro.
Vorremo sentire che sono state riaperte le industrie, promosso il turismo, attivati sistemi virtuosi di recupero delle risorse e messa a reddito la ricerca e l’innovazione.
Solo così usciremo da logiche che prima o poi collasseranno desertificando questa società post capitalistica.

Lucio Molinari