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Il mutuo è erogato da un istituto di credito contro la prestazione
di una garanzia (ipoteca).
Il mutuo può avere diverse finalità:


l’acquisto
la costruzione (edilizio)
la ristrutturazione di un bene immobile oppure per liquidità
Il mutuo può essere a tasso fisso oppure variabile. Non c’è una regola
per stabilire nel medio-lungo periodo qual’è l’opzione più conveniente;
dipende da fattori soggettivi che vanno dal reddito (autonomo o
subordinato) alla propensione o meno al rischio.
Un mutuo contratto in precedenza può, cambiando le condizioni di
mercato, essere:
– rinegoziato nell’ambito dello stesso istituto
– surrogato concedendo la garanzia ad altra banca che si sostituisce a
quella originaria.
– sostituito estinguendo il mutuo vecchio, facendone uno nuovo con
diverso importo e piano di ammortamento.
– accollato: cambia il mutuatario non l’immobile e la consistenza del
– prestito.
In base al Decreto Bersani non sarà applicabile alcuna penale a chi
estingue eventualmente un mutuo stipulato dopo il febbraio 2007. Molti
Istituti hanno esteso l’esenzione anche ai mutui contratti prima di tale
data.
L’istruttoria di un mutuo prevede gli accertamenti presso le banche
dati, l’analisi dei redditi e la perizia sull’immobile oggetto di ipoteca
per valutare la congruità della richiesta. Per la stipula dell’atto è sempre
richiesto l’intervento del notaio.
Documenti necessari: anagrafici (carta identità, codice fiscale,
permesso soggiorno se extra comunitari); reddituali (busta paga,
cud, unico); immobiliari (compromesso, atto della casa, atto di
mutuo, ultime pagamenti); identificazione del rapporto bancario.