Molte famiglie sono oggi alla prese con il problema del mancato pagamento di rate finanziarie che innescano il meccanismo del recupero del credito. Il recupero di norma viene affidato a strutture specializzate ed autorizzate che operano con procedure certificate ed in linea con la Legge; talvolta no e ci si può imbattere in operatori che superano i limiti normativi. Per comprendere bene ciò che è lecito da ciò che non lo è intendiamo dare alcune informazioni.
Il creditore che non viene pagato può recuperare il proprio credito seguendo due vie:
stragiudiziale
oppure
giudiziale.
Una non esclude l’altra anche se di norma il primo intervento è stragiudiziale, affidato a strutture specializzate in tale attività. Il creditore “incarica” la struttura, normalmente esterna, circa il recupero del credito. L’operatore potrò ricercare il debitore comunicargli l’ammontare del debito, compiere ricerche, nell’ambito del consenso rilasciato dal debitore al creditore, su beni e redditi.Il recuperatore potrà rintracciare il debitore sia telefonicamente che con accesso al domicilio ( senza avere il diritto di entrarvi), potrà rintracciarlo sul posto di lavoro ( ma senza poter divulgare il motivi del rintraccio a nessuno). Tale attività potrà essere esercitata anche più volte. Di norma la società di recupero crediti applica una commissione di recupero a carico del debitore.
La società di recupero non può:
bloccare stipendi
pignorare crediti
asportare beni
sequestare autoveicoli.
Può solo, anche insistentemente, rintracciare il debitore e richiedere l’importo dovuto.
Consigliamo a tutti i nostri associati, qualora non vi siano i presupposti di un pagamento nè totale nè parziale di contattare a mezzo raccomandata il creditore comunicandogli direttamente le intenzioni e le eventuali soluzioni.
Sconsigliamo vivamente agli associati il rilascio di titoli a scadenza che fermano l’attività del recuperatore ma portano nel tempo a danni ben più gravi. Se il recuperatore eccede il semplice rintracciare e richiedere ma mette in atto vere e proprie molestie oppure rilascia dichiarazioni mendaci è bene rivolgersi immediatamente al creditore e se non bastasse alle forze dell’ordine.

Dopo la fase stragiudiziale si passa al recupero giudiziale secondo lo schema seguente:
messa in mora e richiesta dell’intero ammontare del debito
atto di precetto
decreto ingiuntivo
pignoramento e sequestro
espropriazione forzata.
Ad eccezione del primo tutti gli altri passaggi avvengono in TRIBUNALE.
Anche se vi è una azione giudiziale in corso è sempre possibile concludere una trattativa stragiudiziale.
Alla luce dell’interesse dimostrato dai nostri associati torneremo sull’argomento.
Lucio Molinari