Non passa giorno che i dati forniti dagli enti competenti circa le sofferenze bancarie derivanti dal credito alle famiglie, non assomiglino ad un vero e proprio bollettino di guerra.

I prestiti e finanziamenti contratti dai lavoratori a reddito fisso e pensionati, le categorie più deboli, sono diventati un carico insostenibile. L’accesso al credito facile, ha coperto per molto tempo questo fenomeno; in una sorta di schema Ponzi rovesciato, dove le rate dei debiti si pagano facendo altri debiti, le famiglie hanno fatto fronte in qualche modo alle rate. Oggi che il credito è difficile i nodi vengono al pettine; negli uffici della Mutua del Lavoro e delle Famiglie non si contano i casi di default famigliare; situazioni senza appello dove i debiti non possono assolutamente, se non ristrutturati, essere onorati. Da ciò il contenzioso.

Riteniamo che il fenomeno dei “fallimenti famigliari ” sia solo all’inizio. Pensiamo che il governo dovrebbe interessarsi del problema sia in ordine alla tenuta del sistema creditizio sia per evitare che il disagio sociale evolva in qualcosa di pericoloso e violento.

Con la povertà e fame non si scherza; tanto più quando si possono mettere in campo strumenti adeguati per la soluzione del problema.

Mutua del Lavoro è disponibile a collaborare ad ogni livello Istituzionale per migliorare la situazione.

Lucio Molinari