Un vero e proprio boom quello dei prestiti con trattenuta in busta. Il vecchio strumento finanziario della cessione del quinto ( vecchio perchè risale al 1950) ed unico ( non esiste nulla di simile altrove) vive una seconda giovinezza.

Il perchè deriva da una serie di ragioni:

le banche alle prese con le sofferenze e la crisi di liquidità preferiscono erogare crediti garantiti, come di fatto è la cessione, “protetta” sia nel caso di morte del lavoratore sia in caso di perdita del lavoro. Il datore di lavoro, spesso un Ente pubblico trattiene direttamente sullo stipendio la quota e la trasmette ell’Ente creditizio, rendendo ininfluente la capacità di pagamento del debitore.

I clienti negli ultimi tempi come rilevato più volte hanno comprato tutto a rate, con impegni finanziari che non sono riusciti ad onorare nei tempi previsti, finendo così nella famigerate banche dati della crif ,che di fatto sanciscono l’estromissione del “segnalato” dal circuito del credito; fatta eccezione proprio per i prestiti contro trattenuta dello stipendio.

Queste due ragioni accanto ad altre hanno convinto o meglio costretto gli utenti a dirigersi verso la trattenuta in busta. Il vero problema è che solo alcune banche operano direttamente offrendo un prodotto a buon mercato, competitivo rispetto ad altri servizi meno garantiti; il restante mercato è lasciato nelle mani degli intermediari non bancari, abilitati per Legge all’erogazione di finanziamenti, che spesso non disponendo di reti proprie di distribuzione ( quasi mai) si avvalgono della collaborazione dei mediatori creditizi( sempre). Il risultato finale è, a furia di passaggi e commissioni, un prodotto oneroso venduto talvolta in maniera poco trasparente. Alla Banca d’Italia più volte si è sollecitato un intervento di vigilanza e monitoraggio dell’opera dei mediatori ma sino ad oggi nulla è stato fatto.

La nostra associazione è in prima linea per agevolare le famiglie che devono accedere al credito utilizzando lo strumento della trattenuta in busta. Dal primo gennaio sono stati oltre 120 gli interventi formalizzati per un totale di ben 1.400.000,00 euro erogati.