Le liti tra vicini sono in spaventoso aumento. Le assemblee condominiali, di per sè già luoghi dove uomini e donne danno il peggio, si sono trasformate in arene, teatro di battaglie senza esclusione di colpi.
Il clima teso viene favorito dalle incertezze quotidiane, dalla dura realtà economica delle famiglie, costrette a diffcili percorsi di sopravvivenza. Anche la spesa condominiale imprevista, un addebito non capito possono diventare motivo di disperazione.
Il tasso di maleducazione poi, in generalizzato aumento, e lo scarso senso civico, caratteristiche tipiche dell’italico dna, completano il quadro.
La Mutua del lavoro e delle Famiglie, protesa come sempre al miglioramento della qualità della vita ed al risparmio di risorse economiche che dovrebbero servire non ad incrementare le spese di giustizia ma i bisogni domestici primari, si propone come “conciliatore condominiale”; un arbitro imparziale al quale le parti, gratuitamente, conferiscono mandato a comporre la lite, a reperire una soluzione, con l’obbligo da parte dei condomini di accettare il verdetto qualunque esso sia.