Il parlamento non solo non è stato in grado per anni di legiferare ma adesso riesce anche a cancellare i provvedimenti del Governo, come quello sul sovraindebitamento, che volevano dare un pò di ossigeno ai consumatori ed alle famiglie.
In sede di conversione in legge del dl n. 212/2011, la Camera ha deciso di abrogare proprio le disposizioni che riguardano le misure in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento per il cittadino consumatore, dove l’intento era aiutare soprattutto le famiglie in crisi. Attualmente così il dl n. 212 del 2011, sulle crisi da sovraindebitamento per i consumatori, è stato bloccato dal Governo, la cui intenzione almeno per ora, sembra quella di far confluire la procedura per i consumatori, in un nuovo disegno di legge, di cui per ora non si sa né quando, né come. Non si comprende appieno il perché di questo stralcio, anche se il governo ha rassicurato che sarà un successivo disegno di legge ad occuparsi unicamente della procedura di ristrutturazione dei debiti per i consumatori, ma anche in tal caso non è dato sapere né quando, né come. Certo è che i due provvedimenti normativi sulla composizione della crisi da sovraindebitamento, hanno distinti destinatari, anche se la procedura è simile, generando così numerose perplessità, vista la loro “identicità nella diversità”, volendo un po’ giocare con le parole. Di conseguenza con lo stralcio della procedura per i consumatori in sede di conversione in legge del dl n. 212 del 2011, l’unica procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento oggi concessa e riconosciuta, è quella disciplinata al decreto legge 3 2011, ossia quella per i debitori non assoggettabili a procedure concorsuali, i piccoli imprenditori, cancellandola di fatto per i consumatori.
NON ABBIAMO PAROLE
La nostra associazione rimarrà comunque a fianco degli associati, in attesa il Governo, come promesso presenti un nuovo provvedimento.
Lucio Molinari
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