Secondo “Affari & Finanza” le sofferenze finanziarie hanno raggiunto,alla fine del 2009, quota 59 Mld di euro. Un dato impressionante, se confrontato con i saldi 2008 e 2007.
A preoccupare è il trend inarrestabile di crescita del monte sofferenze.
Le famiglie non riescono più a restituire i prestiti, denunciando una crisi finanziaria superiore a quella delle imprese. Le sofferenze riferibili a prestiti personali e carte revolving sono in costante aumento.
Le banche e le finanziarie nella fase stragiudiziale si affidano a strutture di recupero che scontrandosi con la disperazione di chi non ha niente da perdere, altro non fanno che esasperare gli animi.
Meglio non va sul versante giudiziale dove i Tribunali emettono tonnellate di decreti ingiuntivi e concedono pignoramenti nei confronti di soggetti che non hanno nulla da perdere; un dispendio enorme di risorse che non serve quasi a nulla.
E’ chiaro che, come diciamo da tanto tempo, occorre una soluzione politica, una Legge che si occupi di questa materia; come esiste la Legge Fallimentare per le imprese,si deve, senza ulteriori attese, mettere mano ad una disciplina quando in stato di insolvenza si trovano le famiglie.
Riteniamo che per far ripartire questo Paese, occorre ridare speranza anche a tutti coloro che oggi non hanno nessuna via di uscita.
E’ chiaro, dare speranza non vuol dire indultare i debiti o praticare un condono per poi riprendere la corsa alle rate; il provvedimento deve prevedere non solo regole che disciplinano agevolazioni di rimborso ma anche l’obbligo a carico dell’agevolato, di porre in essere condotte e stili di vita NON riconducibili alla situazione di partenza.
Ammettiamo che il problema è molto complicato. Si deve comunque fare qualcosa subito.
Mutua del Lavoro e delle Famiglie è come sempre in prima linea per dare un effettivo contributo alla ricerca della soluzione.
Lucio Molinari
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