Riceviamo una mail da un nostro associato che vogliamo pubblicare in quanto manifestazione di uno stato d’animo comune.
” Caro Presidente,
innanzitutto deVo ringraziare l’associazione che durante tutto questo anno mi è stata vicina anche nei momenti più difficili. Poter contare anche solo sulla parola, sul dialogo con qualcuno disposto a sentire le tue disgrazie è oggi merce molto rara e preziosa.
Oggi vado in ferie o meglio smetto di lavorare per tre settimane; ma a differenza anche solo dell’anno scorso, l’angoscia per quello che ritroverò al mio ritorno supera la felicità di poter iniziare un periodo di riposo. Ecco quello che mi porto nel cuore: l’angoscia e la paura che finite le tre settimane troverò il solito lavoro precario, la solita incertezza, l’insistenza dei recuperatori la tristezza di non potere dare nulla a mia figlia. Scusami se mi sono sfogato ma già sapere che mi leggerai e mi dirai qualcosa mi fa sentire meglio. Ovviamento smetto di lavorare, parlo di ritorno ma non vado da nessuna parte, starò in casa.
Grazie ancora, Carlo.”

Riposati, quando tornerai ti staremo vicino
LM