Non c’è trasmissione televisiva, giornale, discorso o messaggio che non contenga almeno una dozzina di volte la parola MERCATO. Quel MERCATO che travolge e condiziona la nostra vita, il nostro benessere.
Ma le regole di questo MERCATO, o meglio le non regole, forse che non sono opera nostra?Allora come è possibile non poter cambiare regole che sono state precedentemente introdotte. E’ una cosa che non ha un briciolo di logica.
Il premier greco, Papandreu, ha saggiamente chiesto al popolo che lo ha eletto un referendum sull’applicazione delle misure che l’Europa impone, causando una reazione stizzita e isterica da parte degli altri governi.
Ma cosa c’è di sbagliato nel chiedere a coloro che dovranno pagare il conto se siano d’accordo o meno, non tanto nel pagarlo ma nel come pagarlo.
I governi, le Istituzioni ed in genere la politica chi e che cosa vogliono veramente difendere.
Non la gente. Non le imprese. E allora?
Allora dobbiamo pensare di essere artefici primi dei nostri destini e saper che chi ci governa lo fa in nome e per nostro conto, su nostra delega e se ciò che fa non ci piace, NOI ritiriamo la delega.
Scriviamo tutti insieme nuove regole e non consentiamo che il privilegio di pochi sia il malessere di molti.

Lucio Molinari